Cercavo la tradizione, volevo esplorarne il significato, andare alla radice della gastronomia italiana, quella fatta dalle ricette di una volta, figlie della consuetudine locale e soprattutto degli ingredienti disponibili in quel particolare luogo dove sono nate. Ho deciso di andare al Luogo di Aimo e Nadia, un posto in cui la memoria gustativa italiana viene preservata ed esaltata attraverso un’interpretazione contemporanea, frutto del contributo di Alessandro Negrini e Fabio Pisani che hanno raccolto il testimone dei due fondatori del ristorante. Ho incontrato i due chef di mattina, quando la cucina è avvolta da una calma apparente, nel momento della selezione e della scelta degli ingredienti migliori su cui plasmare i piatti per i commensali. Ho rubato loro pochi minuti ed è nata questa conversazione.