Sono a Corfù da poco più di ventiquattro ore e ho scoperto una meraviglia che deve essere necessariamente condivisa con chi, come me, ama la buona cucina. Il luogo in cui ho cenato si chiama Pozzo Veneziano (Venetian Well) ed è un ristorante in cui l’amore dello chef Yiannis Vlachos si percepisce in ogni piatto che si gusta.
Potrei parlare della zuppa di zucca con aragosta e funghi, potrei descrivere la prelibatezza del salmone con la maionese di mandarino e la crema di ribes, potrei persino elencare gli ingredienti del dolce a base di malva; non riuscirei a rendere l’idea, sarebbe poco e avrei difficoltà a trasferire la delizia del gusto e la corposità dell’esperienza culinaria. Vi dico che per cenare di nuovo in questo luogo sarei disposta a prendere un volo da Milano, partendo al pomeriggio di un sabato qualsiasi per tornare l’indomani; ho seriamente pensato di organizzare dei voli charter per dei gruppi di appassionati buongustai, ne ho parlato con la simpatica ragazza che ci ha accolto e che non si è risparmiata nell’elargire gentilezza, per tutta la sera, nonostante il locale fosse pieno di commensali.
Sono stata conquistata dall’equilibrio; credo che sia questo il segreto dello chef, oltre alla sua passione innata per ciò che fa. Coraggio di sperimentare, di abbinare, di proporre non con l’idea di stupire ma con la sicurezza di chi conosce e ha voglia di condividere il proprio tesoro con gli altri.
Nota storica. Il ristorante si trova in un antico palazzo voluto da un veneziano ai tempi della dominazione della Serenissima; nel 1690 Antonio Cocchini fece costruire un pozzo all’ingresso dello stabile che doveva servire per supplire alla carenza di acqua. Mi hanno raccontato che lo chef si innamorò di questo posto, nonostante fosse fatiscente e avesse il pavimento che stava sprofondando, lo vide e decise che lì sarebbe sorto il suo ristorante. Questo accadeva circa dieci anni fa, nel quartiere di Corfù che si chiama Campiello.
Bella Corfù! Questa può essere un’altra ottima ragione per tornarci!
Sì, è un’ottima ragione per tornare sull’isola, anche per poche ore.