Il contesto. Non sono mai stata portata per la preparazione dei dolci forse perché richiedono di essere ligi nella preparazione. L’arte della pasticceria vuole la precisione di laboratorio perché la buona riuscita è spesso legata a processi chimici che, se non vengono scatenati a dovere, minano il risultato. Mi risulta difficile restare aderente alle quantità degli ingredienti previsti da una ricetta e, quando cucino, sento la necessità di aggiungere o togliere qualcosa a seconda del momento. Negli anni ho capito che l’unica tipologia di dolce su cui posso cimentarmi è quella “al cucchiaio” che mi lascia una serie di gradi di libertà. Così ho trovato una base che definisco passepartout e che modifico in base alla stagione per chiudere un convivio con dolcezza. Leggi la ricetta