L’originalità di questo film lo porta ad essere geniale. Un genere surreale, come dimostra il titolo che richiama l’opera di Dalì del telefono aragosta, a tratti grottesco e per certi versi fantascientifico. Si tratta di una grande parodia in cui i ruoli sociali sono ben definiti e sembra che la vera felicità si possa raggiungere solo come coppia, almeno questa è l’apparenza perché il film penetra nella profondità dei nostri pensieri e spinge alla riflessione. La nostra mente è complicata ed è spesso difficile analizzare una questione lasciando da parte il coinvolgimento emotivo che ha chi esprime un giudizio; la parodia ci può aiutare. Vedere l’estremo e avere di fronte l’immagine di ciò che potrebbe essere aiuta a comprendere e a farsi un’idea magari più chiara. Non svelo la trama perché è giusto vedere il film senza sapere nulla ma restando pronti alla sorpresa, cito una frase del protagonista che, a parer mio, riassume tanto di quello che oggi siamo: “È più difficile mostrare un sentimento e delle emozioni che non si provano piuttosto che nascondere ciò che si prova davvero.”