Sebastião Salgado

Henri Cartier-Bresson e gli altri

SebastiaoSono stata a vedere questa interessante mostra fotografica che consiglio per la ricchezza di contenuti e per l’opportunità di approfondire tante sfaccettature del nostro Paese. Il viaggio fotografico propone diverse città: Milano, Venezia, Torino, Reggio Emilia, Roma e tanti altri luoghi, in un arco temporale di circa ottant’anni. Si spazia da artisti del passato, che hanno registrato la nostra Italia degli anni quaranta, a giovani talenti che hanno saputo catturare, avendo il coraggio di sperimentare, scorci forse già noti ma visti con una prospettiva nuova. Tra tutti ho preferito Sebastião Salgado, non sono un’esperta in materia ma ho apprezzato il senso di movimento. È questa la cosa che più mi ha colpita, la capacità di fotografare il movimento. Forse è una mia personale percezione, non saprei, nelle sue immagini io vedo movimento, vedo tutto che si muove, come se fosse perennemente sospeso fra delle onde, al di là del soggetto inquadrato.

Nell’immagine Riposo di un pescatore – Trapani 1991, di Sebastião Salgado.