In questa città si dimentica spesso di sorridere. Penso ai rapporti che si hanno quotidianamente con i servizi, tutto va veloce e sembra che non ci sia tempo per niente. Se mi fermo in metropolitana ad acquistare un biglietto trovo l’edicolante già pronto con i biglietti in mano che aspetta solo che io dica quanti; entro in un bar e non chiedo neppure il caffè perché il cameriere appena mi vede ha già avviato la macchina. Ringrazio perché si risparmia tempo e questo lo si apprezza quando si ha fretta. Tuttavia credo che ogni tanto faccia bene passare attraverso i convenevoli del tipo: buongiorno o buonasera, che cosa desidera? L’ho capito l’altro giorno, sono entrata in un bar pieno di gente e questo non ha dissuaso la ragazza al bancone dall’accogliermi con un bel sorriso dicendomi buongiorno e chiedendo con gentilezza che cosa io desiderassi. Mi ha fatto bene, ho sorriso anche io. Ho salutato e quel caffè alla fine mi è sembrato ancora più buono.