Al Congresso Identità Golose Davide Scabin ha raccontato la sua pasta sott’olio. L’idea, semplice ma molto originale, rappresenta un ottimo spunto per chi ha poco tempo di cucinare. Mi ha fatto ricordare le conserve della nonna ma anche quello che può capitare oggi a chi cerca di ritagliarsi un po’ di tempo nel fine settimana per avere qualche cena assicurata al rientro da una giornata di lavoro. Ecco l’idea che propone lo chef.
- Cuocete gli spaghetti in acqua salata come se doveste servirli proprio in quell’occasione.
- Una volta cotti, abbiate cura di lasciarli al dente, scolateli e immergeteli in un contenitore pieno di olio extravergine di oliva per qualche minuto. L’olio deve essere freddo, o meglio a temperatura ambiente, in questo modo gli spaghetti verranno temperati grazie a questo processo di raffreddamento immediato.
- Ponete gli spaghetti in un vaso da chiudere ermeticamente, proprio come se fosse una conserva, e riempite di olio.
- Una volta rientrati a casa la sera potete prendere i vostri spaghetti, condirli a piacere (potrebbe bastare anche solo una spolverata di grana, oppure del pesto, dei pomodorini a crudo con basilico…) e riscaldarli per qualche minuto. In questo modo la cena potrà essere servita in meno di dieci minuti.
- Lo chef assicura che la pasta resterà al dente per 4 giorni, dopo di che si perderà la consistenza ma non il sapore.