Mi piacciono i colori, ci sono quelli definiti: rossi, gialli o verdi; e quelli indecisi che preferiscono la sfumatura alla scelta netta. Ho scoperto dei verdi con delle sfumature gialle, i rossi che virano al giallo o forse è il contrario? Chi può dirlo. Amo il sapore, è deciso ed è distinguibile anche se accompagnato ad altro. Non sono una sostenitrice del piccante quindi prediligo quelli dolci e me ne sto alla larga dai classici peperoncini, non perché li disprezzi ma per una questione di gestione delle papille gustative, probabilmente un limite che non ho superato ma il piccante è troppo per me. Li mangio crudi in insalata o cotti: preparati al forno, stufati o messi sott’olio. È una verdura versatile che si presta a diverse combinazioni ma quando decido che è il momento di dedicarmi a questo elemento scelgo la peperonata, la regina delle cene estive, quelle in cui si stuzzica un po’ di tutto con la scusa che c’è caldo. Ecco la mia ricetta.
Giallo
L’allegria dello spada con i peperoni
Il contesto. L’idea di partenza era quella di una pasta corta: tortiglioni, penne o fusilli. Volevo provare un condimento di pesce e ho scelto lo spada che si sposa in genere con i pomodorini ma a me non piace quel gusto un po’ acido che lasciano. In tema di colore, vista la bella primavera che ci accompagna, ho pensato al giallo e al rosso dei peperoni che lasciano un retrogusto dolciastro e favoriscono l’arte del mantecare. Così è nata questa ricetta.