Ringraziare

Volete un biscotto?

Biscotti_2L’altra sera ero in auto e ascoltavo la radio. Ero persa tra i miei pensieri ma la voce dello speaker ha attirato la mia attenzione quando ha cominciato a raccontare una storia che faceva più o meno così. Una ragazza si trovava in aeroporto e doveva aspettare un po’ perché il suo volo era in ritardo. Entrò in un negozio e comprò un libro perché le facesse compagnia nell’attesa, aveva fame e decise di comprare un pacchetto di biscotti. Uscì dal negozio e cercò un angolo confortevole in cui sedersi per leggere; trovò una comoda sedia di fianco a un signore che stava leggendo il giornale. La ragazza aprì il pacchetto di biscotti, li posò sul tavolino fra le due poltrone e cominciò a leggere. L’uomo accanto a lei prese un biscotto e la ragazza fu infastidita da questo comportamento, si chiedeva come potesse quel signore prendere i suoi biscotti senza neppure chiederle il permesso. Anche lei prese un biscotto e subito dopo lui ne prese un altro, andarono avanti così fino a quando rimase un solo biscotto nella confezione. La ragazza era sempre più stizzita, guardava l’uomo ma non diceva nulla, rimuginava fra sé e sé chiedendosi come fosse possibile un tale atteggiamento. L’uomo prese l’ultimo biscotto, lo spezzò in due e ne diede una metà alla ragazza la quale lo prese e se ne andò dopo averlo guardato con un certo disprezzo. Lei decise di cambiare posto, trovò un’altra poltrona, si sedette e aprì la borsa per riprendere il suo libro. Fu solo in quel momento che la ragazza scoprì la sua confezione di biscotti ancora chiusa e intatta, era uguale a quella che c’era sul tavolino fra lei e quel signore. Ci sono tante morali che potremmo trarre da questa storia. Ciò che è venuto in mente a me è che tutto dipende dal punto di vista, dalla prospettiva da cui guardiamo le cose, siamo sicuri di avere tutti gli elementi quando formuliamo un giudizio?

Sapere ringraziare

RingraziareIl ringraziamento è spesso un gesto meccanico, viene dalla buona educazione. Si ringrazia quando qualcuno fa qualcosa di bello per noi: un regalo, un gesto gentile, un pensiero amichevole. Non siamo abituati a ringraziare chi ci ha provocato dolore. A volte la vita ci riserva episodi spiacevoli. Spesso la sofferenza accompagna ciò che ci accade in quei momenti difficili. Finiamo per incolpare gli altri, coloro che sono attori di quell’episodio, attribuendogli il ruolo di chi ci sta facendo stare male. In quei casi sarebbe invece necessario ringraziare chi è stato la causa della nostra sofferenza perché quella sofferenza arriva per farci crescere, per dare una svolta in un momento in cui è necessario muoversi, per andare avanti riuscendo a cambiare o per lo meno a fare tesoro di ciò che il dolore provato ci ha insegnato. Siamo diventati più ricchi perché è aumentata la nostra consapevolezza e le persone che ce l’hanno consentito vanno ringraziate.