Crescita

Glicine

GlicineMilano sa cambiare abito in base alle situazioni e alle occasioni. Mi piacciono i suoi contrasti nello stile che sceglie. Può indossare il vestito della città d’affari, caotica, grigia e piena di smog ma anche quello della primavera, piena di colori e di profumi. Ieri, ferma al semaforo, ho guardato accanto a me, in alto e ho scoperto un altro lato del suo stile. Ho apprezzato il glicine che prende il sole in una giornata in cui il cielo riesce a essere più vicino all’azzurro che ci immaginiamo. Ho cercato il significato racchiuso in questo fiore e ho scoperto che nella tradizione orientale simboleggia lo sviluppo della coscienza umana. La sua pianta si sviluppa con un movimento costante a spirale e può crescere molto velocemente quando trova il giusto habitat. Il suo modo di svilupparsi viene paragonato alla coscienza dell’uomo che si espande dal nucleo della propria interiorità per estendersi a influenzare il mondo esterno. Coscienza? Cambiamento? Grandi temi con cui confrontarsi. Un lavoro da fare su se stessi per potere dare agli altri l’attenzione di cui è capace una persona diventata migliore.

Non avevo mai visto un glicine così bello e ben sviluppato in pieno centro e ho ringraziato Milano del suo dono, sicura che già tanti sono in grado di apprezzarlo.

Maps to the stars: la via per esistere

Maps_to_the_StarsDavid Cronenberg è un regista che sa lasciare scossi gli spettatori. Questo film lascia addosso la sensazione di essere stati schiacciati verso una parete di vetro che consente di vedere al di là ma, in qualche modo, ci trattiene al di qua e ci fa percepire come sia difficile il percorso della ricerca di noi stessi. I protagonisti della storia sono persone prive dello strato dell’essere, non sanno chi sono e rimangono in balia di questa disperazione cercando l’affermazione del sé attraverso l’apparire e il potere. Il sistema di valori viene sovvertito e difficilmente si trova una speranza per andare avanti qui, nella vita di ogni giorno, se non si passa attraverso la consapevolezza. L’interpretazione di Julianne Moore è eccezionale, il film è bello ma molto forte, da vedere in uno stato emotivo stabile.